Domanda:
Come si festeggia il Diwali?
2010-01-03 08:53:05 UTC
Ho circa una mezz'oretta che ho deciso imprudentemente di sottrarre allo studio perché non ce la faccio più. Di questa mezz'ora non so che farmene, ma un'idea sta balenando. Ma prima vorrei riflettere con voi sul verbo balenare e i suoi molteplici usi e le sue derivazioni, fra cui soprattutto il mitico e fantomatico battibaleno. Ora, che ci si metta un attimo a battere una balena, è tutto da vedere. Se qualcosa delfinasse anziché balenare sarebbe molto più comprensibile, ma forse è proprio questo il punto: non ci stupirebbe affatto se qualcosa che viene riferito a un animale veloce e agile corrispondesse effettivamente ad un evento di breve durata. Invece se lo associamo ad un animale grosso e tradizionalmente, che poi non è vero per niente, lento, allora il nostro stupore è ancora maggiore. Ma questa disquisizione valeva soprattutto per battibaleno, e anche arcobaleno. Farebbe decisamente ridere la parola arcodelfino. Mentre scrivo queste frivolezze, mi viene in mente che al balenare associo una luminescenza improvvisa. Sarà perché correntemente baleno e lampo sono sinonimi o c'è qualcosa di più dietro? Un complotto internazionale per spodestarmi dall'alta carica affidatami da me stesso in qulità di signore assoluto della mia persona? Non credo. Comunque sia non mi va di tornare ulteriormente a ragionar di etimologie. Lascio a voi il piacere della riflessione e della scoperta e l'eventuale soddisfazione nello spiegarmi qualcosa che credete che io non capisca o non sappia. Del resto cosa importa se quella che noi consideriamo realtà è veramente reale? Supponiamo di dover scalare una montagna, ma questa montagna non esiste, è semplicemente una nostra costruzione mentale. Partendo da ciò, anche la fatica e il dolore che proveremo durante la scalata sarà un banale frutto della nostra più che fervida immaginazione. E questo potrebbe sembrare un valido argomento per desiderare di capire preventivamente ciò che è reale e ciò che non lo è. Ma pensate ora alla soddisfazione che ci prende quando portiamo a termine un compito arduo come quello preso in esame. Non potremmo ottenere nulla di ciò che avessimo appurato precedentemente che l'impresa che ci accingevamo a compiere non esisteva. Il punto è il seguente: l'uomo, l'umanità ha più bisogno di capacità di discernimento realtà-finzione oppure di soddisfazione? Potreste tranquillamente replicare dicendomi che anche la soddisfazione di riuscire a capire il mondo che ci circonda non è da sottovalutare. Ma io, in quanto esponente del più infimo tipo di essere umano, vi rispondo con un'ulteriore domanda: a parità di difficoltà, preferireste cercare di scalare una montagna o cercare di distinguere il falso dal vero? Supponiamo non si riesca a portere a termine nessuna delle due imprese. Se non riesco a scalare una montagna posso dire di averci pur sempre provato ed è un fatto oggettivo e posso addurre numerosi fattori che hanno concorso al mio fallimento. Ma se non riesco a capire cosa è vero e cosa è falso, innanzitutto come posso dimostrare che ci ho provato e fino a che punto l'ho fatto, e in secondo luogo, il fallimento mi porterebbe a dire che non sono abbastanza intelligente per riuscire a fare ciò. Come credete che si sentirebbe una persona che vuole a tutti i costi distinguere il falso dal vero, e che quindi ha un'altissima percezione di sé, di fronte all'informazione di essere stupida? Depressione totale. A cosa ci porti questo ragionamento non lo so, non volevo nemmeno farlo. Ma forse possiamo dedurre che non avremo mai la certezza di nulla, soprattutto nel rapporto con le altre persone, oltre che con la realtà in generale. Perché se io posso decidere che il male che sento sbattendo la testa contro un albero è reale, non posso, se non con un enorme sforzo e una vasta mobilitazione di fiducia, decidere di credere alle parole o alle azioni di un'altra persona. Diciassette e cinquanta del tre Gennaio duemiladieci. Considerazioni e insulti sono ben accetti. Buona serata e grazie.
Cinque risposte:
Cass - che è meglio.
2010-01-04 10:10:19 UTC
Forse non interrogarsi troppo sulle verità della vita sarebbe più saggio. O almeno ci permetterebbe di viverla, senza consumarla facendoci domande su domande su essa perché...perché potremmo ritrovarci ancora pieni di domande, un giorno, e senza più tempo per continuare a cercare risposte.

D'altronde però, l'uomo - (s)fortunatamente - è nato con l'incapacità di occuparsi dei càzzi propri ma con l'abilità di farsi un inimmaginabile numero di pippe mentali. La prima caratteristica implica il chiedersi continuamente di tutto su tutto, la seconda di costruire castelli su quello che (non) hanno ricavato dai loro quesiti. A questo punto dovrei dire qual è il punto (appunto) ma mi viene solo da far notare lo squallore del mio gioco di parole. Resta il fatto che chiedersi, cercare di capire, di capirsi e di capirli (gli altri) è nella natura dell'uomo. E l'uomo non è saggio. Quindi continuerà a formulare domande su domande. Perché l'uomo non è saggio, ma prova a diventarlo.

Certezze? Prima di dire se ci sono, dovrei prima capire il significato della parola in se. Cosa vuol dire "certezza"? [s. f. 1 Condizione di ciò che è certo, sicuro; SIN. Verità. 2 Persuasione ferma e sicura; SIN. Sicurezza.] Persuasione ferma e sicura? [s. f. 1 Opera di convincimento nei confronti di qlcu. perché creda, dica o faccia qlco.: con lui ci vuole la –p. 2 Opinione, convinzione.]

Una certezza è il risultato positivo di un'opera di convincimento nei confronti di qualcuno perché creda qualcosa. Non mi sembra una cosa mica tanto certa questa.

[A v. tr. (pass. rem. io credei o credetti , tu credesti ) 1 Ritenere vero quanto affermato da altri: posso crederlo | Dare a –c, (fig.) illudere. 2 Stimare, giudicare, reputare: ti credo onesto. 3 Ritenere probabile o opportuno: credo che sia ora di decidere. B v. intr. ( aus. avere ) 1 Avere certezza che qlcu. o qlco. esiste veramente: credere in Dio; credere nella giustizia degli uomini | Prestar fede a: credere ai propri sensi. 2 (assol.) Avere fede nella divinità. C v. rifl. Pensare di essere: credersi un grand'uomo] ...credere ai propri sensi, ritenere vero.

Se ci credi ne hai la certezza. Se ti sorgono dubbi non ne hai la certezza perché non ci credi completamente. Ma dilungandoci sull'effettiva realtà dei sensi e dell'impatto tra albero e testa...beh io credo che il dolore sia reale in quanto percepibile. Se tu riesci a convincerti che non provi dolore e poi non lo senti sul serio, mi insegnerai come si fa e poi io inizierò a dubitare della realtà di ciò che sento. Se io posso dimostrare che il dolore non è reale, ben venga. Ma finché lo percepisco con i miei sensi, esso è reale.



Non rileggo neanche.

Vado a sbattere la testa contro un albero, che è meglio.
2010-01-03 12:47:06 UTC
Diwali, chiamata anche Dipavali o Deepawali (in sanscrito: दीपावली, in telugu:దీపావళి, in tamil: தீபாவளி in kannada:ದೀಪಾವಳಿ in sinhala:ද්‍ර්‍පවාලි) è una delle più importanti feste induiste, che si festeggia il 17 ottobre. Simboleggia la vittoria del bene sul male ed è chiamata "festa delle luci", durante la festa si usa infatti accendere delle luci (candele o lampade tradizionali chiamate diya). In molte aree dell'India i festeggiamenti prevedono spettacoli pirotecnici.



La più popolare leggenda associata alla festa è quella che tratta del ritorno del re Rama della città di Ayodhya dopo 14 anni di esilio in una foresta. Il popolo della città al ritorno del re accese file (avali) di lampade (dipa) in suo onore, da qui il nome Dipawali o più semplicemente Diwali.



I festeggiamenti per Diwali si protraggono per cinque giorni nel mese indù di ashwayuja che solitamente cade tra ottobre e novembre, per induisti, giainisti e sikh è la celebrazione della vita e l'occasione per rinsaldare i legami con famigliari e amici. Per i giainisti rappresenta inoltre l'inizio dell'anno.
2010-01-03 11:16:54 UTC
vedo che ti piace scrivere.........
2010-01-05 06:21:01 UTC
Secondo te ho letto tutto Lellinvì? ASD!
>→>→ZimoRocks←<←<
2010-01-05 03:41:31 UTC
complimenti, hai scritto talmente tante righe che sono svenuto mentre leggevo ;)


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